Alcune madri e padri preferiscono avere i loro figli in determinati orari o date per motivi psicologici o sociali, come il fatto che la madre partorisca tutti i suoi figli nella stessa data o che partorisca uno dei suoi figli in una certa data come l’11/11/2011 o il 12/12/2012 fino a quando non ne è diventata ossessionata Molti. Ma il lavoro artificiale o l’induzione del parto non vengono utilizzati a meno che non vi siano motivi sufficienti per richiedere l’interruzione della gravidanza se il divorzio non avviene naturalmente.
Casi di utilizzo di manodopera artificiale
- Preeclampsia,
- Diabete non controllato,
- Scarsa crescita del feto, e in questo caso la sua sopravvivenza nell’utero può influenzarlo o portarlo alla morte,
- Lo scarico del liquido amniotico attorno al feto, cioè lo scoppio del sacco d’acqua attorno al feto.
- Problemi con la placenta, che possono influenzare la crescita del feto,
- Sono trascorse più di 41-42 settimane dalla gravidanza,
- Malattie croniche o direttamente correlate alla madre, come la presenza di malattie al cuore o ai reni, ecc.
Non è consigliabile eseguire un divorzio artificiale per motivi privati o sociali. Di solito, il travaglio artificiale viene eseguito dopo il completamento della 38a settimana di gravidanza (tranne in casi particolari, come quello precedentemente menzionato, potrebbe essere necessario eseguire un’induzione del parto prima di questa data).
Di solito, l’uso del lavoro artificiale dipende dall’esame della cervice e dalla discesa della testa del feto nel bacino. Quando la cervice è pronta per la nascita, l’induzione del travaglio ha successo.
Per quanto riguarda i pericoli ricevuti per il divorzio artificiale:
- In alcuni casi non c’è una risposta adeguata al divorzio artificioso, soprattutto se è stato eseguito nel momento sbagliato, quindi in questo caso il parto si conclude con un taglio cesareo
- Il lavoro artificiale può stimolare l’utero oltre il limite richiesto, il che può portare a una significativa diminuzione della quantità di ossigeno che raggiunge il feto.
- Raramente, una stimolazione eccessiva può anche portare a una rottura dell’utero, soprattutto se ci sono stati precedenti interventi chirurgici nell’utero
Insomma, le donne incinte che ricorrono al travaglio artificiale per il parto senza alcun motivo medico rischiano di soffrire di molte complicazioni mediche, tra cui doversi sottoporre a un intervento di taglio cesareo.
Alcuni dei rischi di un taglio cesareo:
- Il parto cesareo richiede una permanenza più lunga in ospedale e il paziente ha bisogno di un periodo di recupero più lungo
- Infezioni (infezione della ferita, endometriosi, uretrite, ecc.)
- Emorragia durante l’operazione
- Coaguli di sangue, poiché tutti gli interventi chirurgici comportano il rischio di sviluppare un coagulo di sangue.
- La madre o il bambino sono stati feriti durante un taglio cesareo. Raramente possono verificarsi lesioni alla vescica, agli ureteri o all’intestino, ecc.
- Adesioni e congestione nella pelvi, che causa dolore cronico.
- Problemi di anestesia
- Problemi respiratori nel bambino, soprattutto se si è verificato un parto prematuro